L'USO DEL DUE NEL TRESSETTE.

"Chi ribussa perde inevitabilmente l'asso" è un'affermazione decisamente corretta. Tra i sotterranei dei tressettari questa frase echeggia oramai da anni e rappresenta più un'affermata convinzione piuttosto che un detto popolano.
In molti sono fermamente convinti che giocare senza parlare quando si ha il DUE (e che sia almeno terzo) riduca il rischio di perdere l'asso. Una realtà abbastanza folle, in quanto se l'avversario possiede un tre (almeno secondo), nessun giocatore che si rispetti prenderà mai se non ci sono altri motivi che analizzeremo in seguito. Fino ad ora ci siamo limitati a disquisire sulla storica frase sopra menzionata, evidenziando la sua non veridicità nei tempi attuali.
La frase originale di Chitarrella citava comunque che chi bussa perde l'asso. A dirla tutta, si può perdere l'asso in entrambi i casi; bussando o trovando un 28 all'avversario, bussando e sbagliando la passata di ritorno. Va ricordato che la teoria sotto esposta è derivata dall'esperienza di gioco elevata e non vuole essere un'affermazione oggettiva. La questione va analizzata in due casi:
- Sono primo di mano tocca a me decidere se giocare su un busso o su un ribusso. A questo punto analizzo le carte che ho e penso che sia corretto uscire su un ribusso almeno terzo o ancora meglio se di Re, anche a rischio di perdere l'asso perché in definitiva la carta che sicuramente posso accorciare senza problemi è il TRE e mai il DUE che deve sempre fare la parte del difensore rimanendo almeno secondo se non in situazioni dove in modo assolutamente rischioso lo si deve seccare per forza se non addirittura buttare.
- Altri esempi inerenti l’uso del 2 riguardano quando è accompagnato dall’asso(28)e si ha un rientro certo come ad esempio un 3; si deve sempre mettere in terra il 2 per i motivi che seguono:
la presa rimane a noi e se non cade il tre possiamo insistere ancora nella speranza che cada alla mano successiva, liberando cosi l’asso del nostro 28 per quando torneremo in presa.
Nota bene: qualora non avessimo un rientro (un tre oppure un due lisciante o terzo) rischiamo che tutto il nostro lavoro venga vanificato, pertanto è consigliabile giocare in maniera più aggressiva , ossia mettendo subito l'asso a terra , dando così nozione al nostro socio che abbiamo un gioco a quel palo ma probabilmente non abbiamo rientri, sarà poi suo compito portarsi una carta per noi a quel seme. Il discorso cambia in modo sostanziale se sono seconda, terza o quarta in che modi?
- Sono seconda con il due lisciante in mano ed il primo di mano mette una carta muta di quel seme a terra. Le possibilità possono essere svariate, ma a meno che non dichiari esplicitamente la richiesta del 25 il DUE secondo si passa e se si va in presa si cambia seme!
- Sono terza di mano ed il mio socio è uscito muto a quel seme, il DUE secondo si passa e si torna.
- Sono ultima di mano, il mio socio ha messo una scartina ed il mio sopramano ha messo il re: devo prendere col due per non lasciare la presa all'avversario che sicuramente ci tornerà , potendo, mettendomi in mezzo e creando il famoso TUNNEL.
Mai lasciarsi intrappolare nel tunnel, ma per questo vi rimando al capitolo TUNNEL.
Cosa fare nel caso in cui essendo primi di mano ed avendo messo a terra il DUE la presa rimane a noi:
Rimettiamo a terra un'altra carta di quel seme e per la legge dei grandi numeri quasi sicuramente cadranno asso e tre contemporaneamente ed avremo le nostre 3 carte buone per dopo. Ipotizziamo adesso di avere un due terzo ed essere in mezzo, ovvero secondi a giocare:
Il primo di mano esce muto su un seme, noi abbiamo il DUE terzo, restiamo in disparte mettendo la carta minore che abbiamo e nel caso in cui il nostro avversario numero due prenda con una figura e ci rimetta siamo messi in posizione ottima qualora il primo di mano avesse il 29 (se lo ha secco dovrà passare per forza l'asso, se passa il TRE noi avremo comunque il nostro due come carta sovrana, avendo dato la scartina o figura) se invece l'avversario terzo a giocare non andrà in presa ma ci andrà il nostro socio è ovvio che non tornerà mai al seme di uscita degli avversari pertanto noi saremo comunque e sempre forti del nostro DUE lisciante che difenderemo fino alla fine.
Non dimentichiamo comunque che il DUE è una carta importante essendo la seconda in ordine di importanza e quindi dobbiamo capire subito dopo 2 mani se doverlo usare come attacco o come difesa.
- Sono prima di mano ed ho un 2 quarto o quinto di figure con un 3 o un due almeno terzo di ipotetico rientro: metto a terra il 2 e nel caso in cui uno dei miei avversari abbia il 29 sarà costretto a prendere di 3 e non giocare l'asso per non liberarmi le altre mani.
- Se invece il TRE lo ha il mio socio deve prendere e tornare, il rischio è quello di perdere il fantomatico asso, ma il vantaggio è che noi ci siamo fatti 3 prese buone per dopo.